Cala Sisine

Cala Sisine

Cala Sisine è, senza dubbio, insieme alla più famosa Cala Luna, una delle spiagge più interessanti della costa di Baunei, sia per le dimensioni (è profonda oltre 100 metri e lunga circa 500), che ne fanno l’arenile più spazioso in assoluto della costa, sia per la particolare storia idrogeologica, dato che a quanto risulta, fino a metà Ottocento, la spiaggia non esisteva. Incastonata tra il promontorio roccioso di “Punta Plummare” (415 metri) e la costa di “Dolài”, la spiaggia è infatti il risultato dell’accumulo di detriti rocciosi alla foce di un torrente, la “Codula di Sisine”, che ogni anno, in occasione delle piogge invernali, quando si ingrossa in modo significativo, trascina a valle tutto ciò che incontra lungo il suo percorso dall’altopiano di Golgo sino al mare. La certezza che la spiaggia attuale è il risultato di straordinarie alluvioni posteriori al 1850 si deve al fatto che le carte del “Catasto La Marmora – De Candia”, datate 1849 e conservate nell’Archivio di Stato di Cagliari, rivelano che a quel tempo Cala Sisine si presentava come un’insenatura che penetrava nella linea di costa per centinaia di metri: un vero e proprio porto naturale. Nei decenni successivi, alluvioni simili a quella che nel novembre 2008 ha creato la spiaggia di Mudaloru hanno fatto avanzare progressivamente la linea di costa, fino ad unire i due promontori di Plummàre e Dolài. Una interessante riproduzione della carta ottocentesca dove si distingue nettamente il profilo della oggi interrata insenatura di Sisine, si può osservare nella sala del “Centro di Documentazione” di Baunei dedicata al “Catasto La Marmora – De Candia”.

Tra Ottocento e Novecento anche l’entroterra di Sisine ha conosciuto l’intervento dei carbonai, che a poca distanza dalla spiaggia da cui veniva imbarcato il carbone costruirono una dispensa simile a quella di Birìala. Sulle rovine di questa dispensa, nel 1977, è stato realizzato il punto di ristoro “Su Coile”, che nell’edificio principale si rifà architettonicamente alla struttura della tradizionale capanna degli ovili baunesi. Sempre in quegli anni fu attrezzato un campeggio nel boschetto vicino alla spiaggia, letteralmente spazzato via da alcune alluvioni negli anni Novanta. Cala Sisine è raggiungibile anche via terra partendo dall’altopiano di Golgo, seguendo la strada sterrata che si dirama verso destra 200 metri prima della Chiesa di San Pietro. Da questo punto in poi la strada costeggia per lunghi tratti la “Codula” sino allo spiazzo-parcheggio di “Planu ’e Murta” (“il pianoro del mirto”), dove inizia un sentiero che in circa mezz’ora (poco più di un km di cammino) porta alla spiaggia.

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Grotta del Miracolo

Nell’entroterra di Cala Sisine, a circa un’ora di cammino dalla spiaggia, si trova una grotta molto suggestiva: è infatti chiamata la “Grotta del Miracolo”

Piscine di Venere – Baunei

Piscine di Venere, situate nella costa di Baunei, a poca distanza dalla Grotta del Fico e da Cala Biriala, acqua limpida e cristallina.

Cala Sisine

Cala Sisine è, senza dubbio, insieme alla più famosa Cala Luna, una delle spiagge più interessanti della costa di Baunei.

Pedra Longa

Lungo la costa, poche miglia a nord di Santa Maria, si trova la guglia calcarea di “Pedra Longa”.

Portu Cuau

Portu Cuau – Costa di Baunei

Capo Monte Santu

Il promontorio di Capo Monte Santu segna il limite meridionale del Golfo di Orosei, che a nord si chiude con Capo Comino.

Cala dei Gabbiani

“Cala dei Gabbiani”: questa spiaggia, lunga circa 250 metri, deve il suo nome al fatto che ogni sera, verso il tramonto, vi si radunano decine di gabbiani.

“Ispuligidenie” – Cala Mariolu

Divisa in due parti da un grosso scoglio utilizzato come molo di attracco dai barconi che trasportano i turisti, è oggi nota con il doppio nome di “Ispuligidenie – Cala Mariolu”.

La Grotta dei Colombi

La “Grotta dei Colombi” è accessibile solamente via mare e per poterne ammirare da vicino la sorprendente maestosità della volta è pertanto necessario navigare molto vicino alla falesia.

Forrola e Punta Giràdili

A nord di Pedra Longa sia apre la baia di “Fòrrola”, dominata dalla maestosa “Punta Giràdili”, che coi suoi 765 metri risulta una delle falesie più alte di tutto il Mediterraneo.

Gli antichi “Montes Insani”

Le asperità della navigazione lungo le falesie di Capo Monte Santu sono note fin dall’antichità, e sono molti gli storici che identificano questo tratto di costa orientale con gli “Insani Montes” citati da numerosi autori, soprattutto in relazione a tragici naufragi.

Cala Birìala

La spiaggia di “Cala Birìala” (chiamata “Birìola” dai pescatori di Cala Gonone) era una delle spiagge più frequentate dalle foche monache.

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