La Chiesa di San Pietro
La chiesa campestre dedicata a San Pietro, con quell’inconfondibile, spigolosa bianca facciata che si staglia sullo sfondo delle montagne che separano Golgo dal mare, è uno dei siti più noti dell’altopiano, meta ogni anno di migliaia di turisti. Secondo la tradizione la chiesa, che dista 8 km circa da Baunei, fu costruita tra Seicento e Settecento con le offerte dei pastori di Golgo che non volevano perdere gli appuntamenti religiosi più importanti; l’attestazione più antica dei festeggiamenti in onore di San Pietro risale però all’inizio del Seicento (1606), e si legge nei documenti (conservati nell’Archivio di Stato di Cagliari) relativi alle liti tra Baunei e Urzulei per la giurisdizione sui terreni al confine tra i due paesi. La struttura architettonica della chiesetta è molto semplice: l’interno è costituito da un unico salone, al quale si accede da un portale in legno. L’edificio, ristrutturato internamente negli anni Settanta, è circondato da una cinta muraria in pietra, che racchiude “us istaulus” (dal latino “stabulum”, “stalla”), gli alloggi che in passato, nei giorni di festa, erano utilizzati dai pellegrini che arrivavano a Golgo da tutta l’Ogliastra. A poca distanza dall’ingresso spicca un interessante bètilo antropomorfo di epoca nuragica.
Le celebrazioni in onore di San Pietro, che hanno luogo l’ultima domenica di giugno, sono particolarmente suggestive (sino a fine Ottocento si correva anche un palio in cui si misuravano i migliori cavalieri della zona) soprattutto per la processione che si svolge nei pressi della chiesa, con il simulacro del santo, scintillante nella sua veste dorata, seguito in religioso raccoglimento dai fedeli. Tanta devozione, stando a quanto si racconta in paese, si deve ad un particolare episodio che avrebbe avuto come scenario l’altopiano e come protagonista San Pietro in persona. La leggenda racconta che in un tempo lontano l’intero altopiano era in balìa di un mostro feroce, “Sa Serpente”, una sorta di drago malefico che ogni tanto usciva dalla voragine di Golgo (“Su Sterru”) pretendendo sacrifici umani. Un giorno però, a Baunei arrivò San Pietro, il quale, messo al corrente della situazione, decise di risolvere il problema de “Sa Serpente” una volta per tutte. Nello scontro con il malvagio rettile San Pietro ebbe la meglio, e da allora è il santo più amato dai baunesi, eternamente riconoscenti per essere stati liberati dal mostro di Golgo. Secondo un’altra versione della leggenda, invece, “Su Sterru” si aprì nel suolo di Golgo, inghiottendo “Sa Serpente”, nel momento in cui il San Pietro scaraventò a terra il malefico mostro.
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