La “Torre Spagnola”

La “Torre Spagnola”

La Torre spagnola di S. Maria Navarrese è la testimonianza evidente di quanto fosse sentito anche in questa zona il problema delle incursioni dei pirati saraceni, che molestavano frequentemente il tratto di costa compreso tra Villaputzu e Arbatax. Oggi lungo le coste sarde si contano ben 93 torri costiere: le prime furono costruite all’epoca di Carlo V (1516-1556) a metà Cinquecento, ma è con il successore Filippo II (1556-1598) che il sistema difensivo viene istituzionalizzato, con la creazione, nel 1581, di una apposita “Reale Amministrazione delle Torri”, che oltre a supervisionare la progettazione e la costruzione di nuove torri doveva gestire nel dettaglio spese e riparazioni in quelle esistenti. La Torre spagnola di S. Maria, curiosamente nota con il nome di “torre saracena” nonostante sia stata edificata in funzione antipiratesca, secondo gli storici è stata edificata intorno al 1591, quando le torri, lungo le coste sarde, erano in tutto una quarantina. Costruita sul piccolo promontorio che separa la spiaggia Centrale da quella di San Giovanni, la torre è in diretto collegamento visivo con quella di Arbatax, una soluzione logistica che consentiva alle guarnigioni in servizio nei due edifici di controllare tutto il golfo. A quanto risulta dai documenti della “Reale Amministrazione delle Torri”, queste due erano fra quelle armate di cannoni. I soldati in servizio presso le torri costiere dovevano stare in allerta sia di giorno che di notte, come specificato in un “Bilancio sulla amministrazione delle torri”, datato 29 gennaio 1798, dove si raccomandava di tenere sempre pronta all’uso, nel terrazzo “legna minuta per poter effettuare, in caso di avvistamento, segnali di fuoco di notte e di fumo di giorno”.

L’Angius, nel 1833, trovò la torre di S. Maria Navarrese ancora armata e “custodita da un alcaide con un artigliere e pochi soldati”. La torre, di forma tronco conica, presenta una volta a cupola con pilastro e si sviluppa su tre livelli. Al pian terreno un portone permette di accedere ad un ampio salone, mentre il primo e il secondo piano sono raggiungibili grazie ad una scalinata esterna che termina davanti al portoncino d’ingresso del primo piano. Si può salire al secondo piano grazie ad una stretta scaletta addossata al muro; un’altra serie di gradini porta al terrazzo. Negli anni Sessanta la torre fu adibita ad uso ufficio e per lungo tempo è stata utilizzata dalla Guardia di Finanza. Dagli anni Ottanta, grazie anche ad una sorta di sollevazione popolare, la torre è tornata sotto il controllo del Comune di Baunei. Attualmente è visitabile solamente in occasione di mostre ed esposizioni.

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