Sa Coua Baunesa – 8 e 9 Giugno 2024
Baunei è paese di luce.
Sorge nella calma orientale del mare, lambisce l’orizzonte e scivola lenta sulle case di pietra.
La vedi, la senti, la tocchi, questa luce di primavera.
È qua, in questo giugno in odor d’estate.
È intorno a voi, nei cortili ombrati, nei forni che odorano di pane, nelle stanze dove i telai battono, nei vicoli vocianti d’allegria.
È a Baunei, nel paese baciato da Dio e dal sole, coccolato sul grembo dei monti che guardano il mare.
È qua che batte il cuore della primavera in Ogliastra, dove “Sa Coua Baunesa” scandisce il tempo della festa, e impegna tutti, piccoli e grandi, nel rito domestico e comunitario del matrimonio antico.
È sabato, e fervono i preparativi de “su faurigiu”.
Tutto è pronto, come gli sposi meritano e gli ospiti desiderano.
Si lavano i panni nell’antico lavatoio e si prepara “su mudongiu”, il corredo degli sposi, da tenere buono sempre e per sempre, sigillo d’amore perpetuo.
Si prepara “su cunfettu”, dolce di miele, mandorle e scorza d’arancia, unico in Sardegna.
Come unico è il rito teatrale de “su plettongiu”, un vero e proprio gioco delle parti, un dialogo frizzante tra il padre dello sposo e il padre della sposa, che crea l’attesa e tiene l’amore alla porta, fino all’indomani, fino al sacramento.
Non può esserci benedizione religiosa senza che il padre della sposa ne conceda la mano.
Allora, solo allora, sarà la festa.
La festa della domenica, quando il corteo nuziale accompagnerà gli sposi in chiesa.
Una festa di colori, suoni e sapori.
“S’invitu” sarà il dolce preludio a “sa merenda ‘e sa coua”, il pranzo degli sposi.
È lì la festa.
È nella convivialità delle tavole imbandite, nello scoppiettio di fuochi fumanti d’arrosto, nel vino che allieta l’anima. Nel molinare di fardette danzanti, lungo le vie e dentro le case di pietra che tante storie hanno vissuto e tante, se solo potessero, ne avrebbero da raccontare.
Venite a Baunei, po sa coua baunesa.
Venite a sentirle queste storie. Venite a viverle.
Porterete con voi il desiderio di ritornare.
Di tornare qua, in questo paese di luce, in questo guado di mondo, d’albe d’argento e di rossi tramonti.
Venite a vivere l’eterno ritorno di ogni primavera, che attende solo di essere vissuto.
Noi vi aspettiamo.